venerdì 22 maggio 2009

Lettera ad un AMICO

Apprendo dell'abbandono dal blog di SettimagenerAzione dell'amico Nicola Ursino a cui rivolgo tutti i ringraziamenti per la preziosa collabaorazione, e me ne dispiace che la scelta, mia scelta mi riferisco di candidarmi in una lista che non è la sua lo abbia indotto a lasciare la collaborazione del blog, ma voglio ricordare a Lui come a me stesso che il mondo non finisce l'otto di Giungno spero, e neanche le idee che abbiamo condiviso e che ritengo ancora condividiamo non siano ostaggio di una congiuntura elettorale effimera e transitoria. Vi sono ragioni anche di cuore che inducono chi la politica la pratica per passione a fare scelte diverse, ma quello che conta non sono i percorsi ma i traguardi, traguardi che possono essere comuni. A me piace citare spesso le parole, e me ne scuso per il vezzo, del grande Adenauer il quale ripeteva spesso "Viviamo tutti sotto lo stesso cielo ma non tutti abbiamo lo stesso orizonte" ebbeno io penso che con Nicola abbiamo sempre avuto in comune lo stesso orizzonte ma ognuno di noi ha inteso guardarlo con spirito ed impegno diverso per questo auguro a lui di realizzare il suo progetto anche se questo significa che in quel caso è il mio a dover soccombere ma spero che la conduzione di questa campagna gli faccia mantenere dritta la barra delle convinzioni in cui ha sempre creduto e per le quali si si è sempre battuto. Un sincero "in bocca lupo "

sabato 25 aprile 2009

Il blog Settima GenerAzione condanna il vile gesto commesso l'altra notte da balordi ai danni della famiglia Ursino e le è particolarmente vicino e solidale.

sabato 7 marzo 2009

UGL E L'OCCUPAZIONE FEMMINILE

Occupazione femminile, fattore anticrisi. Questo lo slogan scelto per l’8 marzo dal Dipartimento
Ugl opportunità e diritti per tutti. Il Dipartimento in occasione della Giornata internazionale
della Donna ha promosso una serie di iniziative a livello territoriale per divulgare informazioni sulla condizione femminile e proporre strategie di intervento per aumentare l’occupazione.
«La chiave di volta è la famiglia – spiega Ornella Petillo responsabile del Dipartimento - l’Ugl
da sempre sostiene la necessità di sostenere la famiglia, a partire da un punto di vista fiscale attraverso il quoziente familiare, fino ad arrivare ai servizi, se si vuole dare un contributo concreto alle donne ai fini di una maggiore occupazione e di una reale attuazione delle pari opportunità ». Come rileva una indagine del Centro studi Iper Ugl, la maggiore o minore partecipazione delle donne al lavoro è strettamente connessa all’efficacia del sistema produttivo e alla disponibilità di efficienti servizi di welfare, dagli asili nido, all’assistenza agli anziani, al trasporto pubblico. L’Europa, ad esempio, richiede un tasso di ricettività nei nido del 33%.
La media italiana è sotto il 10%, ma con forti differenze tra i territori. Il dato disaggregato per aree geografiche dice che al Nord la ricettività negli asili è del 15,6%, i posti letto in RSA per
mille residenti pari a 38%, e il tasso di occupazione femminile del 56,8%; al Centro la ricettività
negli asili è dell’11,8% e 21 i posti letto in RSA per mille residenti, con un’occupazione pari al 51,8%; infine nel Mezzogiorno la ricettività negli asili crolla al 2,9% e i posti letto per l’assistenza agli anziani a 16 e il tasso di occupazione scende al 31,1%. A dimostrazione di come, dove ci sono
più servizi ci sono anche più donne che lavorano. Altro fattore di debolezza per le donne, i salari. Negli Stati Uniti la differenza salariale tra lavoratrici e lavoratori si attesta attorno al 22-24 per cento. In Europa si ferma al 15 per cento. In Italia il divario arriva al 23 per cento e persino al 40
per cento se si esaminano le posizioni di potere. Le donne partono da stipendipiù bassi già all’ingresso nel mercato del lavoro, subito dopo la laurea. A un anno dalla laurea gli uomini
guadagnano il 27,4 per cento in più rispetto alle donne, dopo tre anni la differenza sale al 31 per
cento. Anche guardando alle professioni, le lavoratrici dipendenti guadagnano mediamente il 16
per cento in meno, e il divario salariale si accentua ad esempio nella qualifica di operaio specializzato (-20 per cento) che in quella di dirigente (-3,3 percento). Altro dato interessante è
il reddito familiare: se il percettore principale è uomo il reddito medio inItalia è di 30.571 euro; se è donna, il reddito scende a 22.363. La distanza maggiore riguarda il Nord dove la differenza è
del 30,3 per cento in meno se il ‘capofamiglia’ è donna, al Centro è del 25,3 per cento in meno e
nel Sud del 22,1 per cento in meno. Le famiglie con a capo una donna, dunque, sono mediamente
più povere di quelle guidate da un uomo.Ela disparità salariale incide anche sull’entità della pensione, largamente inferiore per le donne che in media percepiscono una pensione pari al 57,6 per cento di quella degli uomini. E non solo e non tanto per l’eventuale uscita anticipata dal lavoro, quanto per effetto del sistema contributivo in cui gioca a loro sfavore il minor tempo che possono dedicare al lavoro, escludendole anche dall’accesso ai meccanismi premiali e dagli straordinari.

SUD POLITICA E SVILUPPO.

Il Mezzogiorno non si arrende. Il 9marzo a Reggio Calabria manifestazione nazionale dell’Ugl con l’intervento del segretario generale Renata Polverini. L’iniziativa chiude la mobilitazione promossa dal sindacato in tutte le regioni meridionali per riportare l’attenzione sul Sud Italia affinché non esca dalla crisi ancora più penalizzato. “Non c'è sviluppo per l'Italia se non si guarda con attenzione al Mezzogiorno - ha detto Polverini - per uscire dalla crisi significa anche intervenire in quella parte del paese che per troppo tempo è stata ai margini dell’agenda politica. Il Sud ha bisogno di infrastrutture materiali e immateriali, come la sicurezza e la legalità, e per questo nella definizione del piano infrsatrutturale, l’Ugl ha chiesto che accanto alle opere cantierabili non si trascurassero le opere prioritarie, come quelle attese da troppo tempo proprio nel Sud”.

POLVERINI: DONNE NEL LAVORO E NEL SOCIALE

Donne, pensioni e precari al centro del dibattito di oggi. In occasione delle celebrazioni per l’8 marzo al Quirinale il segretario generale Renata Polverini ha apprezzato il richiamo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad una maggiore attenzione alle donne e al lavoro femminile. “La disparità salariale – ha spiegato il segretario generale - è ancora elevata, come ha rimarcato il Capo dello Stato al quale nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera appellandoci alla sua sensibilità su questo tema. Le donne, infatti, scontano grandi difficoltà nel mondo del lavoro a causa di minori opportunità nella fase d’ingresso e di permanenza e di una insufficiente politica di sostegno alla famiglia, che si traduce in oneri per i lavori di cura che gravano soprattutto sulle donne. Tutto ciò si ripercuote sull'occupazione femminile che stenta a crescere. Se si vuole davvero aiutare le donne – ha aggiunto il segretario generale - bisogna investire sulla famiglia sia dal punto di vista fiscale, come accade in altri Paesi, sia potenziando il sistema di welfare, poiché laddove sono disponibili servizi alla famiglia, dai nidi all'assistenza agli anziani, cresce anche il numero di donne occupate”.Intanto sul fronte pensioni arriva un nuovo pressing dell’Europa, mentre l’Inps annuncia un avanzo che nel 2008 è cresciuto rispetto all'anno precedente del 21,5% pari a circa 11,2 miliardi di euro. Risultato, rileva l'istituto nel suo rapporto annuale, dovuto soprattutto all'aumento dell'aliquota contributiva per il lavoro dipendente e per i parasubordinati. Per il segretario generale Renata Polverini è necessario chiedere al governo di tenere conto del boom di entrate dell’Inps prima di dare una risposta alla Ue all’aumento dell’età pensionabile, rimarcando come non è intervenendo sulle pensioni “che si può dare una risposta adeguata a quanti a causa della crisi stanno perdendo o hanno perso il lavoro”. Questa risposta, ha sottolineato il segretario generale, “non deve aprire alla possibilità che siano i lavoratori, a partire dalle donne, a pagare il prezzo della crisi, quando invece sono altri gli interventi che servono al mondo del lavoro in grande difficoltà. Anche in merito alla raccomandazione Ue sull’adeguamento dei coefficienti di trasformazione significherebbe di fatto diminuire le pensioni, non ci sembra la risposta più utile a tutti quei pensionati che a mala pena arrivano alla fine del mese. Forse meno rigore nei confronti dei conti pubblici in un momento così difficile per l’economia potrebbe rendere disponibili, come in altri paesi, le risorse necessarie a fronteggiare l’emergenza occupazione senza chiedere ancora a chi la crisi la subisce di porvi rimedio”.

mercoledì 25 febbraio 2009

E NOI SI RIMANE A GUARDARE "IN SILENZIO"

Rutelli al convegno di Ferdinando adornato a Todi lo ha detto esplicitamente. Cento giorni per capire le nuove rotte dove si dirige il PD poi deciderà il da farsi “guardandosi intorno”. Una opzione può essere il centro di Casini ma un ulteriore scissione non fa bene alla politica italiana, specialmente per coloro che attraverso queste manovre danno ad intendere di doversi ancora assestare quindi di soffrire la politica determinata della maggioranza di governo. Parlo di Rutelli perché penso che a Roccella si soffra lo stesso mal di mare. Infatti una segreteria targata ds alla guida del PD cittadino è un pò indigesta alla maggioranza uscente, figuriamoci un sindaco proveniente da quella componente. Nulla da ridire sulla persona del segretario, e sugli sforzi che sta profondendo in direzione dell’unità, ma finirà per essere soffocato da un ingombrante maggioranza che artatamente intende bizantineggiare sino allo sfinimento del candidato ds. Ho avuto il piacere di seguire direttamente le riunioni del PD in assise plenaria, ed ho tratto delle conclusioni che intendo condividere con voi. Primo : la maggioranza uscente è coesa; Secondo: è riuscita ad isolare la componente ds che si può avvalere solo di pochi ex militanti, e di qualche autorevole rappresentante del mondo sindacale; terzo: è riuscita almeno per ora a sottrarre forza propulsiva alla proposta politica dei ds, trascinando il dibattito dove le è più congeniale il programma ed il consuntivo di dieci anni di governo; quarto: gli uomini del senatore hanno guadagnato una centralità negoziale che gli consente di addebitare all’altra parte ogni responsabilità di rottura qualora la stessa si dovesse consumare per la scelta del candidato a sindaco. Smontare ogni sorta di rivendicazione appellandosi alle norme statutarie, per Bombardieri, Zito, Ursino e compagnia bella sarà un gioco da ragazzi. Se poi intervengono i “big” del vecchio e blasonato PSI cittadino non ci sarà proprio storia. Questo è quello che ho visto, quello che penso è che sarebbe un vero peccato non trarre vantaggio da questo imbarazzante stallo in cui si è cacciato il PD. In ogni caso il perdurare della crisi interna al PD è palese dimostrazione che ancora non c’è una classe dirigente a sinistra che possa sostituire un amministratore ed un politico accorto come l’attuale sindaco uscente. Questa è una penalità da ascrivere tutta al ritardo che la maggioranza ha accumulato in questi anni nell’indicare un successoree la componente ds ha una responsabilità ancora più grande nell’avere aspettato sino ad oggi per stringersi intorno ad un candidato alternativo, assumendo sempre nel corso di questi anni un atteggiamento acquiescente e succube. E se non si fosse costituito il PD in italia non staremmo qui a dissertare. Io ritengo che delfini si nasca, e poi accanto ai leader si cresca. Non è emerso nessuno da questo vivaio, e quantunque questo possa succedere domani, dovrà accanto a questi esservi la balia del leader adulto a garantire protezione e continuità all’azione amministrativa.

sabato 21 febbraio 2009

IL CENTRO DESTRA CHE CINCISCHIA

Un centro destra timido, incerto, sicuramente latitante questo di Roccela Jonica. Se gli uomini di F.I. e A.N. stiano lavorando sottotraccia, questo è un’ incognita, ma è ancora più probabile che via sia una volontà inespressa, qualcosa in potenza che ha difficoltà ancora ad esprimersi in atto. Sono molto cauti i vari Muscolo, Costarella, Cartolano, Vozzo, Melcore nel centellinare dichiarazioni, maestri nel dire e non dire. E’ assodato che attendono l’evolversi di questo scontro che si sta consumando all’interno del P.D. per disegnare e pianificare una strategia elettorale. Certo è che non c’è l’intenzione di creare la PDL, questa strada sembra che venga esclusa a priori e sinceramente non se ne capisce la ragione. Una formula che in tutta Italia stravince dappertutto qui viene accantonata come fosse fatto esecrabile, non se ne discute proprio. Qualche fonte ci aiuta a capire meglio il perché. E’ opinione molto diffusa infatti che parlare di centro destra a Roccella susciti repellenza, disagio. Costruire una piattaforma che abbracci in toto il progetto Finiano o Berlusconiano appare eresia, suscita scandalo. Addirittura sono in molti a pensare che una formazione ben connotata di centro-destra avrebbe poche, pochissime chance, naufragherebbe sul nascere, col pericolo di andare dritti incontro ad una disfatta elettorale di proporzioni esorbitanti. Una lista civica insomma, che non fosse né carne né pesce sarebbe premiata. Mentre dall’altra parte si è orgogliosi di dimostrarsi di sinistra, e di ostentare galloni e medaglie al merito, segno di una appartenenza doc alla grande famiglia socialista e comunista , a destra s’invoca il silenzio più “carbonaro”. Il tutto mentre in Italia la sinistra cosi detta ortodossa non è più presente in parlamento dopo il terremoto delle politiche , quella moderata e progressista si ritrova con un Veltroni dimissionario e con un partito che ha difficoltà ad eleggere un segretario a tempo che la conduca alle europee. I misteri della politica roccellese sono davvero tanti e tali da essere indecifrabili. Questo comunque ci induce a pensare e confermare, che solo una rottura del PD a Roccella potrebbe dare luogo ad una lista forte ed alternativa. Quali sono per esempio i programmi dell’uomo più votato ? Del dottor Manti infatti attuale vice sindaco, non se ne sente più parlare . Perché ? Dal PD trapelano nomi ma non il suo. La frattura a Sinistra scompaginerebbe il quadro politico attuale, e rimescolerebbe le carte aprendo una campagna acquisti di candidati che farebbe impallidire anche la grande vittoria di Obama. Cosi ci dicono. Vedremo.
SIMONA ANSANI da Calabria Ora del 21.02.2009

sabato 31 gennaio 2009

AUGURI AL BLOG
E' la prima volta che riscrivo qualche articolo dopo i dieci anni del giornalino giovaninsieme tenuto in vita x 33 numeri dal 1993 al 2002.... e sono contento di farlo in un blog grazie all'invito di un grande amico che stimo tanto che è Pasquale Vozzo, un vero e proprio "attivista" della vita politica roccellese..........forse l'unico del Consiglio Comunale che ha la passione e che ha il coraggio di contrastare l'assolutismo di Zito! Ringrazio quindi i promotori di questo blog, compreso Nicola Ursino cosi bravo ad idearlo, che mi hanno invitato a collaborare....spero di essere all'altezza ma soprattutto spero e mi auguro che questo mezzo possa essere promosso e rappresentare la voce libera e schietta dei cittadini di Roccella, da dieci anni soggiogati e suggestionati dal forte carisma del Senatur. E' quasi pronto il mio pezzo....questi ringraziamenti oltre ad essere sentiti sono una premessa e una prova x vedere e sentire nuovamente l'emozione nello scrivere le mie opinioni a distanza di 7 anni.... da quando cioè il giornalino "Giovaninsieme" ha sospeso la sua pubblicazione! A presto!

mercoledì 28 gennaio 2009

UNIVERSITA' INTERVIENE LA UGL

I«tagli per l’Università e la Ricerca colpiscono non solo i legittimi interessi dei lavoratori ma mettono in difficoltà un intero settore strategico per lo sviluppo dell’intero paese». Lo afferma il segretario nazionale dell’Ugl Università, Clara Valli, sottolineando come «siamo in stato di mobilitazione perché in gioco non c’è soltanto il rinnovo contrattuale del personale, che oltretutto rischia di essere ‘dismesso e dirottato’ verso le fondazioni private, ma anche l’efficienza e la funzionalità amministrativa delle Università, con le drastiche riduzioni del salario accessorio, e degli Enti di ricerca che in altri paesi rappresentano invece il fiore all’occhiello del sistema economico e della cultura». «Siamo consapevoli del fatto che l’attuale stato di arretratezza in cui si trovano l’Università e la Ricerca è anche il frutto di scelte sbagliate fatte in passato, ma a questo punto – conclude Valli – si sta mettendo a rischio l’esistenza di un intero patrimonio rilevante e peraltro costituzionalmente garantito».

Crisi, Polverini: "Aprire confronto sulla crisi del mondo del lavoro"

Riduzione della pressione fiscale per i redditi fissi da lavoro e da pensione e sostegno alle famiglie attraverso il quoziente familiare, più investimenti nei servizi affinché il sistema di welfare possa, attraverso gli aiuti alla famiglia, incentivare l’occupazione femminile, interventi a favore delle piccole e medie imprese e misure a tutela del risparmio con particolare attenzione ai mutui. Sono i temi affrontati oggi dalla segreteria confederale dell’Ugl riunita dal segretario generale,Renata Polverini.«Occorre aprire un tavolo di confronto tra governo e sindacati – ha detto Polverini –
affinché si possano individuare le risposte più efficaci per i lavoratori, i pensionati e le famiglie. La crisi finanziaria ha già visto il governo attivarsi a sostegno delle banche e delle imprese, con le cui rappresentanze è stato aperto un dialogo, ma non si possono ignorare gli effettipreoccupanti che la grave congiuntura economica internazionale avrà sull’economia reale già in grande sofferenza». «L’aumento del ricorso alla cassa integrazione, per la quale ci aspettiamo che il governo sappia garantire risorse aggiuntive in finanziaria, - continua - è un segnale allarmante che si unisce ai sintomi di stagnazione e recessione già manifestati dalla produzione industriale e prima ancora dalla battuta d’arresto dei consumi dovuti al progressivo depauperamento del ceto medio: la perdita di potere d’acquisto dei redditi fissi ha costretto
lavoratori, pensionati e famiglie a stringere la cinghia per fronteggiare l’inflazione e a causa di una pressione fiscale che per queste categorie resta troppo alta. Le misure già adottate, come la detassazione degli straordinari, o l’aumento della produttività, cui sono impegnate le parti sociali non sono sufficienti a ridare ossigeno a salari, stipendi e pensioni. Occorre che il governo dia un segnale forte attraverso sgravi fiscali che agevolino i redditi da lavoro dipendente e da pensione e le famiglie numerose. Tutto ciò, in attesa che si possa attuare il quoziente familiare che, oltre a rappresentare una vera svolta, mettendo al centro la famiglia e non il singolo come soggetto fiscale, affermerebbe un principio di giustizia fiscale che ad oggi non c’è e vede penalizzati i ceti.

IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UGL RENATA POLERINI INTERVIENE SULLA CRISI DEL MERCATO DELL'AUTOMOBILE

“La crisi profonda che sta attraversando il comparto dell’auto richiede interventi mirati a tutela dell’occupazione e della produzione”.Lo sostiene il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini in vista dell’incontro odierno a Palazzo Chigi con il governo, sindacati e costruttori. I lavoratori sono preoccupati: Fiat ha lanciato l’allarme sullo tsunami occupazionale che potrebbe investire l'industria dell'auto con 60.000 posti di lavoro se non si interviene. Numero che potrebbe aumentare se si tiene conto di tutto l’indotto che ruota intorno a Fiat. In concomitanza con l’incontro con il governo, un presidio di lavoratori dell’Ugl Metalmeccanici, e delle altre sigle di categoria, si svolgerà davanti a Palazzo Chigi.Come ha sottolineato Polverini “l’industria dell’auto incide per il 14 per cento sul Pil del nostro Paese e occupa non solo lavoratori del Gruppo Fiat, ma anche di tante piccole e medie imprese dell’indotto. E’ importante che il governo definisca misure in grado di salvaguardare e incentivare i campi di eccellenza come la produzione di motori eco-compatibili in cui l’Italia vanta primati in Europa. Anche altri paesi si stanno muovendo in questa direzione ed è indispensabile non disperdere questo vantaggio. Così come – prosegue Polverini - bisogna fare in modo di non perdere terreno sulle esportazioni ed incrementare la produzione e le vendite sul mercato nazionale, in questo senso agire solo sul fronte degli incentivi alla rottamazione, tenuto conto delle difficoltà dei redditi delle famiglie, non è sufficiente”.Per il leader dell’Ugl dunque “occorre un piano di interventi con efficacia a lungo termine, vista la gravità della crisi, che garantisca continuità nella produzione di auto, con l’impegno a mantenerla in Italia, e il mantenimento del maggior numero di lavoratori possibile nei luoghi di lavoro, favorendo strumenti, come la settimana corta, per limitare il ricorso alla cassa integrazione che, oltre alla penalizzazione economica ha risvolti anche sociali e psicologici negativi sulle persone che lavorano”.

martedì 27 gennaio 2009

Ministero Istruzione: Nuovo anno scolastico: aperte le iscrizioni

Il Ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca ha reso noto di aver emanato una circolare (n. 4 del 15 gennaio) nella quale sono state fornite indicazioni e precisazioni in merito alle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado. Nella circolare è stato indicato,quale termine di scadenza per le iscrizioni, il 28 febbraio 2009. Possono richiedere l'iscrizione alla scuola dell'infanzia i bambini che abbiano compiuto o compiano, entro il 31 dicembre 2009, il terzo anno di età; possono, inoltre, essere iscritti i bambini che compiono tre anni entro il 30 aprile 2010, ma per questi ultimi la possibilità è subordinata alla disponibilità di posti e a una valutazione pedagogica del collegio dei docenti. Per i bambini che compiono i sei anni entro il 31 dicembre 2009 c'è obbligo di iscrizione alla prima classe della scuola primaria e sono soggetti all'obbligo di iscrizione alla scuola secondaria di I grado gli alunni che terminano nel 2008-2009 la scuola primaria con esito positivo. Nella provvedimento viene chiarito che, all'atto dell'iscrizione, genitori e studenti firmano il cd. Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, studenti e famiglie. Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado, poiché i nuovi assetti dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali andranno in vigore dall'anno scolastico 2010-2011, sono confermati per l'anno scolastico 2009-2010 i percorsi dei licei, dell'istruzione artistica, dell'istruzione tecnica e dell'istruzione professionale previsti dagli attuali ordinamenti. Gli studenti che nel presente anno scolastico concluderanno con esito positivo il primo ciclo di istruzione, in base alle norme sull'assolvimento dell'obbligo di istruzione, devono iscriversi alla prima classe di un istituto secondario di II grado o a frequentare un percorso di istruzione e formazione professionale. Anche in questo caso è richiesta la sottoscrizione del Patto educativo di corresponsabilità.
(Data: 25/01/2009 8.30.00 - Autore: Cristina Matricardi)

Cassazione: alla casalinga va risarcito anche danno patrimoniale in caso di infortunio

Anche il diritto al lavoro della casalinga deve essere tutelato e, per questo, in caso di infortunio per incidente stradale vanno risarciti tutti i danni, patrimoniali e non patrimoniali. Occupandosi del caso di un incidente occorso ad una signora che si occupava di lavori domestici, la Corte (Sentenza n.1343/2009) ha ricordato che il totale risarcimento dei danni "conseguenti alla lesione dei diritti umani fondamentali, tra cui la salute e il diritto al lavoro va accordato anche alla casalinga". La donna, in particolare, era stata investita da un furgone che stava uscendo in retromarcia da un vicolo molto stretto. A seguito dell'incidente la donna aveva riportato danni di carattere permanente che le avevano ridotto la capacità di deambulazione rendendo così difficile svolgere qualsiasi lavoro e, soprattutto, le rendeva difficoltoso sbrigare le faccende domestiche. Nei precedenti gradi di giudizio la donna si era vista negare il diritto al risarcimento richiesto è per questo che si è rivolta alla suprema corte lamentando che i giudici di merito non avevamo considerato che la perdita della funzione deambulativa costituiva per lei anche una perdita di chances patrimoniali. I giudici di piazza Cavour, accogliendo il ricorso, hanno ricordato che "il danno non patrimoniale va risarcito non solo nei casi previsti dalla legge, ma anche nei casi di lesione dei valori della persona umana costituzionalmente protetti, specie se il danno è inerente alla perdita rilevante della capacità lavorativa per la riduzione funzionale della deambulazione". Nella parte motiva della sentenza la Corte osserva inoltre che "il principio che consente di risarcire un danno futuro ed incerto dev'essere individuato nel diritto delle vittime al risarcimento totale dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, conseguenti alla lesione dei diritti umani fondamentali, tra cui la salute e il diritto al lavoro, che compete anche alla casalinga". (Data: 27/01/2009 9.15.00 - Autore: Roberto Cataldi) -->

ROMA: LA UGL SOTTOSCRIVE CON IL GOVERNO I NUOVI MODELLI CONTRATTUALI


Ugl, Cisl e Uil hanno firmato a palazzo Chigi l’accordo quadro per la riforma dei modelli contrattuali, l’accordo supera quello del ’93 e introduce alcune novità: durata triennale dei contratti, sia per la parte normativa che per quella economica, più spazio alla contrattazione di secondo livello, inflazione programmata sostituita da un nuovo indice che sarà individuato da un soggetto terzo e non più dal governo, il comparto privato e pubblico vengono messi sullo stesso piano.“Questo accordo - ha spiegato il leader dell’Ugl - dimostra che ci sono rappresentanze dei lavoratori e delle imprese che sanno agire con senso di responsabilità e ci dota di una forza maggiore per chiedere al governo misure a sostegno del lavoro dipendente e dei pensionati, nonché delle famiglie in difficoltà, a partire da interventi fiscali”.L’intesa garantisce la centralità del Contratto nazionale e una maggiore libertà di movimento per la rappresentanza aziendale. In questo nuovo contesto la contrattazione aziendale può rappresentare un reale momento ‘partecipativo’ che la nostra organizzazione intende valorizzare appieno anche grazie al contributo del Parlamento dove sono in discussione specifiche proposte di legge in materia.Il consiglio Nazionale riunito a Chianciano ha approvato inoltre all’unanimità un ordine del giorno, presentato e sottoscritto da tutti i segretari regionali e di categoria, con il quale ha ribadito la condivisione delle linee guida dell’accordo sottoscritto a palazzo Chigi.L'accordo recepisce importanti richieste presentate anche dall’Ugl tra cui: la confermata salvaguardia della funzione di garanzia ed equità del contratto collettivo nazionale; la definizione di un nuovo indice di rivalutazione automatica delle retribuzioni in grado di superare l’insufficiente protezione che il tasso di inflazione programmata non riusciva ad assicurare al reale potere d’acquisto dei lavoratori; una migliore definizione del procedimento contrattuale, con la definitiva scomparsa del cosiddetto istituto dell’indennità di vacanza contrattuale, in modo da garantire la effettiva corresponsione degli aumenti retributivi dal primo giorno di decorrenza del nuovo contratto; l’estensione e l’applicazione dell’accordo anche al settore pubblico; la puntuale previsione di adeguati e cogenti strumenti contrattuali in grado di assicurare la effettiva diffusione della contrattazione di secondo livello anche nelle aree che versano in situazioni di difficoltà economico-produttiva o di crisi occupazionale, quali in primo luogo le regioni del Mezzogiorno.

lunedì 26 gennaio 2009

ELEZIONI PD A ROCCELLA JONICA

Afflusso delle grandi occasioni, quello che ieri ha provocato file al seggio dell’’ex Convento dei Minimi .Nonostante la pioggia battente il popolo dei pidiini scheda e matita in mano ha riposto la propria “x” per l’elezione del Segretario del Pd Cittadino e per quello della provincia di Reggio Calabria. Anche se già da tempo era trapelata l’indicazione unanime per il segretario cittadino, Vito Pirruccio, oggi la sua elezione ha definitivamente suggellato l’accordo a cui le varie componenti ci del Pd erano addivenute la scorsa settimana. Pirruccio proviene dalle file del vecchio Pci, quindi dall’ortodossia militante, seguendo tutte le fasi evolutive, dalla stagione Ochettiana del Pds sino all’esperienza Ulivista, passando dalla “cosa” sino al Ds di Fassino per approdare in fine con lo scioglimento di quest’ultimo al Pd di Veltroni. Una esperienza completa degna di un segretario che eredità a Roccella il peso non di una sola ma delle tante esperienze della sinistra riformista, compresa quella del cattolicesimo di sinistra e della migliore tradizione socialista che questa comunità possa vantare. Ricordiamo che le liste concorrenti per la Provincia erano tre anche se il candidato era unico. Il neo segretario cittadino ha riportato un successo unanime. Ricordiamo che Roccella conta duecentotrenta iscritti ed uno dei circoli del Pd più numerosi dei paesi rivieraschi della jonica ed in più come prima avevamo anticipato è l’unica realtà che riunisce anche la componente socialista che ha ritenuto di sostenere questa nuova avventura.
simona ansani Calabria Ora del 26.01.2009

ALBERTO SARRA CAPOGRUPPO AN AL CONSIGLIO REGIONALE INTERVIENE SULLA SANITA' CALABRESE

Il capogruppo di Alleanza Nazionale alla Regione, Alberto Sarra (nella foto) interviene sullo stato della sanita’ calabrese. “La sanita’ in Calabria e’ a rischio commissariamento - afferma - ed oggi piu’ che mai necessita di adeguate riforme strutturali ma, in primo luogo, e’ indispensabile fare chiarezza sul fronte istituzionale a causa della gravita’ della situazione sia sotto il profilo politico che gestionale. Spetta ora al presidente della Giunta delineare le linee guida della politica sanitaria in ordine alla contrattazione con il governo centrale nella predisposizione del piano di rientro e delle iniziative indifferibili di ingegneria istituzionale volte a tracciare nuove politiche e nuove regole del sistema sanitario. Il silenzio assordante che e’ seguito alle dimissioni dell’assessore Vincenzo Spaziante costituisce il riscontro oggettivo dell’ennesimo fallimento del governo della sanita’ regionale, paradossalmente espresso mediante l’utilizzo anche in questo caso, riferendosi all’operato dell’ex assessore alla sanita’, della formula ormai classica adoperata in ogni circostanza dalla maggioranza, la cui politica e’ sempre e comunque tendente ‘ad imprimere una netta discontinuita’ col passato’. Paradosso nel paradosso - secomdo l’esponente di An - solo ove si pensi all’accostamento all’atto dimissionario ed alla constatazione che nessuno dei tanti provvedimenti annunciati e’ stato poi adottato: dalla centrale degli acquisti, alla riforma burocratica del comparto, al nuovo piano sanitario, ai super manager, alle riconversioni strutturali ospedaliere Due estati fa ci hanno fatto credere, con l’approvazione dell’emendamento relativo all’accorpamento delle Asl, che avremmo avuto una sanita’ piu’ efficiente ed invece dobbiamo far fronte ad un aumento del disavanzo, ad una qualita’ dei servizi inferiore alla precedente, liste d’attesa lunghissime, disservizi sempre piu’ gravi, clientele sempre piu’ presenti e soprattutto direttori generali che cambiano continuamente, scelti secondo le peggiori logiche spartitorie. In tale contesto si innestera’ il piano sanitario. Un impianto normativo che trovera’ applicazione in una fase delicatissima che si configura per la prima volta in quarant’anni di regionalismo e per questo non puo’ non tener conto del venir meno di importanti presupposti finanziari e, nel contempo - conclude Sarra - dovra’ garantire in Calabria capacita’ di autogoverno di un settore nevralgico per la nostra economia”.

domenica 25 gennaio 2009

ODG VOTATO AL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA UGL

Emanazione ad horas di un decreto con misure urgenti per la sicurezza nei luoghi pubblici.Lo chiede al governo, con un ordine del giorno approvato all’unanimità, il Consiglio Nazionale dell’Ugl, riunito a Chianciano.L’assemblea, convocata dal segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, sollecita inoltre il governo a prevedere “adeguati controlli nelle strade e nei luoghi a maggiore rischio” e per una maggiore cultura del rispetto, in tutti gli ambiti sociali, l’attivazione “di azioni di formazione e istruzione finalizzate alla crescita culturale del rispetto della persona, ‘termometro’ di misurazione della civiltà di un Paese”.I gravi fatti di violenza che si sono registrati negli ultimi giorni, e che hanno visto ancora una volta le donne vittime di brutali aggressioni, evidenziano una carente cultura del rispetto della persona, in base al quale si misura il grado di civiltà di un Paese. La sicurezza del Paese richiede interventi mirati a garantire la vivibilità dei luoghi, soprattutto per quanti maggiormente necessitano di tutela e protezione, e il ricorso alla prevenzione come unico strumento efficace.

sabato 24 gennaio 2009

Intervento di Renata Polverini Segretario Generale della UGL

Gli interventi per fronteggiare la crisi economica e la nuova riforma sugli assetti contrattuali sono stati al centro della relazione con cui il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, ha aperto, a Chianciano, i lavori del Consiglio Nazionale riunito oggi e domani, convocato anche per il indire il terzo congresso confederale dell’Ugl, in programma a marzo 2010, in coincidenza con il 60° anniversario della nascita della Cisnal.CONTRATTI. Nel suo intervento Polverini ha rimarcato come l’Accordo siglato il 22 gennaio a Palazzo Chigi rappresenti “uno strumento per rendere la contrattazione più vicina alle esigenze dei lavoratori e delle aziende e alla luce della crisi, costituisce certamente un segnale che le parti sociali danno al governo dal quale, anche in ragione di questo sforzo, possiamo pretendere di più”.CRISI. L’Ugl chiede al governo di “colmare il deficit di progettualità e varare un piano complessivo e programmatico di interventi, anche attraverso un coordinamento responsabile tra i vari livelli istituzionali coinvolti per fronteggiare e uscire dalla crisi. Cio’ richiede – ha detto Polverini- uno sforzo maggiore, in primo luogo finanziario: occorrono più risorse, oltre a quelle, come nel caso degli ammortizzatori sociali, sulle quali è necessaria una collaborazione responsabile tra Stato, Regioni e parti sociali. Il rischio di un allentamento dei vincoli del Patto di stabilità interno, sarebbe un sacrificio sopportabile ed ampiamente giustificato, data l’esigenza improrogabile di sostenere un ceto medio sempre più a rischio povertà e dal quale potrebbe ripartire un’azione di rinnovata spinta al mercato interno, con conseguenti vantaggi per il ciclo economico del nostro Paese”.Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali l’Ugl, oltre alla certezza delle risorse, sollecita “garanzie sull’erogazione tempestiva dei sostegni ai lavoratori, per questo abbiamo proposto di giungere ad un accordo quadro complessivo fra le Regioni, l’Abi e le Parti sociali, per anticipare l’erogazione della cassa integrazione.Per Polverini è indispensabile,inoltre, “un segnale forte del governo a lavoratori, pensionati e famiglie, in attesa che si dia attuazione al quoziente familiare, attraverso sgravi fiscali per allentare la morsa su salari e pensioni e ridare così fiato al mercato interno. Così come bisogna assicurare i finanziamenti alle piccole e medie imprese, in particolare a quelle del made in Italy e quelle riunite nei distretti produttivi, che pagano più delle altre la contrazione del credito evidenziata pure dalla Banca d’Italia. Per questo l’Ugl ha proposto l’istituzione di Comitati per il credito e il risparmio provinciali aperti alle parti sociali”. Oltre alla leva fiscale, l’Ugl chiede un vero e proprio pacchetto di misure a sostegno della famiglia; riforma degli ammortizzatori sociali per rispondere alle difficoltà dei lavoratori precari; raddoppio della detrazione fiscale sulla quota degli interessi per i titolari di mutuo a tasso fisso e variabile; impegno per le energie rinnovabili; realizzazione della rete a banda larga; ripresa delle grandi opere, in particolare nel Mezzogiorno; messa in sicurezza delle scuole; modernizzazione della pubblica amministrazione; sblocco del piano casa e l’accesso dei Comuni ai 3,2 miliardi di avanzi di amministrazione e ai 15 miliardi di residui passivi, risorse che potrebbero essere impiegate per ridurre il gap infrastrutturale.AUTO. Il sindacato aspetta una convocazione ufficiale al tavolo programmato per mercoledì a palazzo Chigi. “Già al tavolo convocato sulle misure anticrisi, - ha detto il leader dell’Ugl - abbiamo sottolineato la necessità che le organizzazioni sindacali siano presenti, viste le pesanti conseguenze che i lavoratori del settore stanno scontando. Un comparto, quello automobilistico, che occupa, indotto compreso, circa un milione e mezzo di addetti. Il nostro Paese non può assolutamente permettersi di perdere la principale industria manifatturiera che ha le capacità per sviluppare la sua capacità innovativa ed i prodotti a basso impatto ambientale”.

venerdì 16 gennaio 2009

URBANZZAZIONE SELVAGGIA

In questi giorni abbiamo assistito ad un vera e propria rivoluzione costiera dei nostri centri urbani, quasi si volesse, con un atto di forza, ripristinare il “confine” tra ciò che appartiene all’uomo, e su cui l’uomo può investire, modificando il tutto secondo le proprie necessità, e ciò che appartiene alla natura. L’uomo da sempre ha cercato di modellare il territorio circostante creando, perché no, aree di sviluppo economico, sociale, infrastrutturale, ma c’è un limite a tutto ciò, limite che puntualmente in questi giorni il mare ci ha ricordato. Caulonia, con un notevole investimento economico, aveva realizzato un lungomare tra i più belli e moderni della locride, con stabilimenti balneari adeguati, infrastrutture moderne, ampi spazi verdi, spettacoli estivi e punto di intrattenimento giovanile , che negli ultimi anni avevano trasformato positivamente il paese tanto da essere considerato uno dei centri con il maggior flusso turistico dell’ultima stagione estiva …...si ma tutto questo a che prezzo?
Poche persone, solo le più anziane, ricordano quali fossero i reali confini tra mare e terra prima che questa urbanizzazione selvaggia cominciasse, creando si, nuovi territori vergini su cui investire e puntare, ma incurante del territorio e dell’ambiente circostante. E puntualmente, come sempre, solo dopo che il mare o la montagna si riprende quello che l’uomo gli ha sottratto, si parla di danni…. danni alla popolazione, danni al turismo , danni allo sviluppo economico, senza tener conto, però, del perché si sia arrivato a tutto questo . La semplice verità quindi è un’altra, e cioè che accanto ai danni, che ci sono e sono anche ingenti, c’è pure il tentativo dell’uomo di modellare “ Forzando ” il proprio territorio, alla ricerca di uno sviluppo economico e sociale che in un paese non si ottiene sconvolgendo e danneggiando l’ambiente circostante, bensì valorizzandolo, senza sbilanciare quell’esile equilibrio tra uomo e natura, ponendo quindi le basi per la creazione di una società moderna, civile, proiettata al futuro, e che tuteli e rispetti allo stesso tempo l’ambiente.
Una vera tutela dell’ambiente che non significhi solo fare, o far credere di saper fare, la raccolta differenziata, o la pulizia delle spiagge ad inizio estate, ma operandosi seriamente affinché si viva in stretta sinergia con il territorio senza sconvolgerlo.
Tutto questo parte sì da Caulonia , ma investe in ugual misura un comune quale Roccella, anch’esso in una fragile situazione di sviluppo e in cui scelte urbanistiche e infrastrutturali, passate o future , se errate potrebbero compromettere, seriamente, un progresso già di per se assai difficile. Comprendere e imparare da ciò che è successo a Caulonia e al suo lungomare, deve essere di fondamentale importanza per ogni amministrazione e per tutti i cittadini, puntando necessariamente a mantenere saldo l’equilibrio tra uomo e natura, tramite una politica forte, moderna, e che basi le strategie di sviluppo sicuramente sulle esigenze dei cittadini ma anche dell’ambiente e del territorio circostante.


“Chi non ricorda è destinato a commettere sempre gli stessi errori”
L'articolo è stato pubblicato su Calabria Ora del 16 Gennaio 2009

giovedì 15 gennaio 2009

la "MULTISERVIZI" una proposta nuova

La neocostituenda Jonica Multiservizi offre spunti seri di riflessione; abbiamo fondati motivi per credere che questa amministrazione utilizzera' la nuova società in house del comune di roccella, per rilanciare il progamma di sviluppo della citta', dalla gestione dei servizi sino alla gestione della grande struttura portuale. oltretutto ci attendaimo che l'intrnalizzzazione di ulteriori servizi contribuiranno alla stabilizzazione di un buon numero tra lsu-lpu almeno di coloro che si appropinquono al pensionamento. chiunque succedera' a questa amministrazione dovra' con determinata convinzione insistere e continuare su questa strada, l'unica in grado di garantire occupazione. ma attenzione servono strategie chiare, ed un piano d'investimenti di mediolungo periodo per il consolidamento delle attività che la società intende intraprendere. La diversificazione può rappresentare un punto di forza ma al contempo potrebbe celare alcuni fattori di debolezza sulla Jonica Multiservizi , 7ma generAzione intende lanciare un dibattito, al quale saranno invitati a aprtecipare i giovani della consulta cittadina , le associazioni e naturalmente l'ammnistrazione stessa.