sabato 21 febbraio 2009

IL CENTRO DESTRA CHE CINCISCHIA

Un centro destra timido, incerto, sicuramente latitante questo di Roccela Jonica. Se gli uomini di F.I. e A.N. stiano lavorando sottotraccia, questo è un’ incognita, ma è ancora più probabile che via sia una volontà inespressa, qualcosa in potenza che ha difficoltà ancora ad esprimersi in atto. Sono molto cauti i vari Muscolo, Costarella, Cartolano, Vozzo, Melcore nel centellinare dichiarazioni, maestri nel dire e non dire. E’ assodato che attendono l’evolversi di questo scontro che si sta consumando all’interno del P.D. per disegnare e pianificare una strategia elettorale. Certo è che non c’è l’intenzione di creare la PDL, questa strada sembra che venga esclusa a priori e sinceramente non se ne capisce la ragione. Una formula che in tutta Italia stravince dappertutto qui viene accantonata come fosse fatto esecrabile, non se ne discute proprio. Qualche fonte ci aiuta a capire meglio il perché. E’ opinione molto diffusa infatti che parlare di centro destra a Roccella susciti repellenza, disagio. Costruire una piattaforma che abbracci in toto il progetto Finiano o Berlusconiano appare eresia, suscita scandalo. Addirittura sono in molti a pensare che una formazione ben connotata di centro-destra avrebbe poche, pochissime chance, naufragherebbe sul nascere, col pericolo di andare dritti incontro ad una disfatta elettorale di proporzioni esorbitanti. Una lista civica insomma, che non fosse né carne né pesce sarebbe premiata. Mentre dall’altra parte si è orgogliosi di dimostrarsi di sinistra, e di ostentare galloni e medaglie al merito, segno di una appartenenza doc alla grande famiglia socialista e comunista , a destra s’invoca il silenzio più “carbonaro”. Il tutto mentre in Italia la sinistra cosi detta ortodossa non è più presente in parlamento dopo il terremoto delle politiche , quella moderata e progressista si ritrova con un Veltroni dimissionario e con un partito che ha difficoltà ad eleggere un segretario a tempo che la conduca alle europee. I misteri della politica roccellese sono davvero tanti e tali da essere indecifrabili. Questo comunque ci induce a pensare e confermare, che solo una rottura del PD a Roccella potrebbe dare luogo ad una lista forte ed alternativa. Quali sono per esempio i programmi dell’uomo più votato ? Del dottor Manti infatti attuale vice sindaco, non se ne sente più parlare . Perché ? Dal PD trapelano nomi ma non il suo. La frattura a Sinistra scompaginerebbe il quadro politico attuale, e rimescolerebbe le carte aprendo una campagna acquisti di candidati che farebbe impallidire anche la grande vittoria di Obama. Cosi ci dicono. Vedremo.
SIMONA ANSANI da Calabria Ora del 21.02.2009

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